Clap clap clap clap.
— Grazie, grazie, buonasera a tutti e benvenuti a questa nuova puntata di Sì sì, già già, il programma che vi porta alla scoperta delle più grandi invenzioni della storia dell'umanità. Nella puntata di oggi parleremo del... punto interrogativo!
Clap clap clap clap. Sul maxischermo compare:
— Per parlarci del punto interrogativo e della sua storia abbiamo invitato il professor Gerardo Mzhmh. Un bell'applauso!
Clap clap clap.
— Professore, lei è titolare...
— ...sì, della cattedra di Interpunzione e Analisi Grammaticale dell'università di Casavatore.
— E come mai il suo cognome è privo di vocali?
— È un nome d'arte.
— Non sapevo che i linguisti avessero nomi d'arte.
— Non sapevo che i presentatori televisivi si interessassero di linguistica.
— Ehm. Professore, molti dei nostri spettatori saranno sorpresi dell'argomento di questa puntata. Può spiegarci perché il punto interrogativo è una delle più grandi invenzioni della storia dell'umanità?
— Ma certo. Vede, Martegazzi, senza punto interrogativo lei non avrebbe potuto chiedermi educatamente di raccontare la storia del punto interrogativo. Sarebbe stato costretto a darmi un ordine, e io non avrei apprezzato la sua scostumatezza.
— Ma lei è qui proprio per parlare del punto interrogativo!
— È una questione di forma, e moderi i suoi punti esclamativi. Gli antichi Greci erano già pienamente consapevoli della serietà del problema. Senza punti interrogativi era impossibile elevare la società al di sopra della condizione selvaggia di prepotenza e sopraffazione del più forte sul più debole. La questione fu affrontata da Omero, il quale introdusse coraggiosamente un segno di interpunzione per indicare le frasi interrogative.
— Cioè, naturalmente, il punto interrogativo!
— Naturalmente un paio di testicoli, Martegazzi, e le ri-ingiungo di imbrigliare le sue unnecessary exclamations.
— Ehm.
— Omero introdusse il punto e virgola.
— Naturalmente, la gente si accorse subito che qualcosa non andava. Si immagini: Omero dal salumiere. I clienti si rivolgono al salumiere dicendo tre etti di feta, mezzo chilo di olive, una cocchia di pane. Entra Omero. Tutti si girano a guardarlo. Omero, invece, non guarda nessuno.
— ...
— Non abusi dei suoi sospensivi, Martegazzi. Omero si avvicina al bancone e fa salumiere, puoi darmi due etti di salame; e resta lì a bocca aperta, come se avesse lasciato la frase a metà; e infatti era proprio così.
— E il salumiere non capì.
— No, non poteva. Erodoto racconta che da quel giorno il salumiere rifiutò di fare credito a Omero.
— E il vero punto interrogativo?
— Per quello bisogna aspettare circa duemila anni.
— Come mai tutto questo tempo?
— Perché fu necessario convincere la gente a rinunciare a far girare gcc sui questionari del militare. Era diventata una comodità. Ma un giorno un amanuense sgarrò con la mano e fece uno scippo a forma di scartellato.
— Professore, si ricordi che il pubblico a casa non conosce il gergo tecnico.
— Sostituì il punto e virgola omerico con il punto interrogativo che noi tutti conosciamo.
— Bene, grazie professore. E ora faremo un esperimento, io e il professore daremo una dimostrazione di un dialogo senza punti interrogativi. È pronto professore?
— Sono pronto. Lei è pronto.
— Ehm, sì sono pronto. Cominciamo.
— Abbiamo già cominciato.
— Era una domanda.
— Quale domanda.
— Quando lei ha detto "abbiamo già cominciato", era una domanda.
— Non era una domanda.
— Questa era una domanda.
— Sì, esatto.
— No, la mia non era una domanda.
— Ah. Come vedete, cari telespettatori, comprendersi è quasi impossibile. Professore, le va di interrompere la nostra dimostrazione.
— Non mi dica cosa mi va, Martegazzi, chi si crede di essere.
— Era una domanda, professore.
— Sì, era una domanda.
— No, la mia era una domanda.
— Non lo so, se non lo sa lei.
— Bene, cari telespettatori, la puntata odierna di Sì sì, già già si chiude qui. Appuntamento alla settimana prossima, stessa ora, stesso canale, per scoprire la storia e le molteplici applicazioni del cingolo! Grazie a tutti e buona serata.
— Posso salutare una persona a casa.
Una sola brillante interlocuzione a proposito:
Sto pariando come Grosso dopo il gol alla Germania. Quando la prossima puntata.
Antonio de Oliveira Filho "Careca"
Interloquisci (possibilmente brillantemente)!