Anche in pieno giorno, in estate, l'ufficio del commissario Rabdomant era sul genere notturno. A maggior ragione in piena notte d'inverno. Una lampada a reostato vi diffondeva appena la luce necessaria. I ninnoli stile Impero che ornavano la biblioteca emergevano dalla notte dei tempi e la finestra a doppi vetri dava sulla notte della città. Appena faceva giorno, venivano tirate le tende. A qualsiasi ora del giorno o della notte, regnava un odore di caffè che disponeva alla riflessione e faceva parlare a voce piuttosto bassa.
Rabdomant | Lei non dovrebbe essere di servizio, stasera, Pastor: chi sostituisce? |
Pastor | L'ispettore Caregga, Signore, si è innamorato. |
Rabdomant | Caffè? |
Pastor | Volentieri. |
Rabdomant | A quest'ora lo faccio io, sarà meno buono di quello di Elisabeth. E così Caregga è innamorato? |
Pastor | Di un'estetista, Signore. |
Rabdomant | Quanti colleghi ha sostituito questa settimana, Pastor? |
Pastor | Tre, Signore. |
Rabdomant | Quando dorme? |
Pastor | Un po' qua, un po' là, a piccole dosi. |
Rabdomant | Anche questo è un metodo. |
Pastor | È il suo, Signore, l'ho adottato. |
Rabdomant | Lei è ruffiano e discreto come un maggiordomo inglese, Pastor. |
Pastor | Il suo caffè è eccellente, Signore. |
(da La fata carabina, di Daniel Pennac)
Per chi conosce il tenente Tenebra... è o non è lui?!?
Una sola brillante interlocuzione a proposito:
I personaggi di Pennac sono indimenticabili....uno dei pochi autori che mi vengono in mente quando devo fare un regalo...
P.S.: vedo che hai switchato (che brutta parola!) alla beta! A me ancora non me lo fa fare :-(
Interloquisci (possibilmente brillantemente)!