giovedì 13 marzo 2008

Les mots hermaphrodites

Il mio soggiorno a Pavigi mi ha indotto a riflettere su similitudini e differenze tra la nostra lingua (il taliano) e quella parlata dalla maggior parte della gente che abita qui. No, non è l'arabo. È il francese.

Mi sono recentemente accorto che ci sono un sacco di parole che cambiano genere da una lingua all'altra. Non parlo di casi come la parola / le mot, che non sono legate da nessuna parentela; parlo di due parole "cugine", e tra l'italiano e il francese ce ne sono davvero tante, come voi ben sapete.:

Non riesco a stupirmi troppo che la lingua francese abbia fatto questa fine. In fondo, diciamocelo: se ti mangi la metà delle lettere della parola che pronunci, a un certo punto comincerai ad avere qualche dubbio anche sul genere. Boh, fatti loro. Ad alcune di queste parole ermafrodite, però, il genere francese si addice effettivamente meglio di quello italiano. Altre volte no. Altre volte non so. Insomma, ho fatto una piccola lista di paroline che fanno questo giochetto strano; così, magari, strada facendo ci viene in mente qualche miglioria da apportare all'italiano, nel più puro spirito della grammatica costruttiva.

(Lo so, un'altra gibella inutile. Portate pazienza.)


Parola italiana: Il mare.
In francese: La mer.
Come suonerebbe in italiano: La mare. O forse la mara.
Dovremmo cominciare anche noi a dire così? Forse sì. Cosa c'è di più femminile del mare? Il mare è acqua, l'acqua è l'amnios e l'amnios è la madre. Il mare è la madre. La mer est la mère. Insomma, tout se tient.


Parola italiana: La domenica.
In francese: Le dimanche.
Come suonerebbe in italiano: Il domenico.
Dovremmo cominciare anche noi a dire così? Avrebbe più senso, visto che tutti gli altri giorni della settimana sono maschili.


Parola italiana: Il limite.
In francese: La limite.
Come suonerebbe in italiano: La limita.
Dovremmo cominciare anche noi a dire così? Boh. Forse non ne vale la pena.


Parola italiana: L'aria.
In francese: L'air (maschile).
Come suonerebbe in italiano: L'ario.
Dovremmo cominciare anche noi a dire così? Assolutamente no. L'ario sarebbe inquinato a prescindere.


Parola italiana: Il pianeta.
In francese: La planète.
Come suonerebbe in italiano: La pianeta.
Dovremmo cominciare anche noi a dire così? E perché no? Come sopra, il pianeta è la Terra e la Terra è la madre: ergo, il pianeta è la madre. (E basta. Il giochetto di parole non funziona anche qui.) Inoltre ci libereremmo di un'eccezione, cioè una parola maschile che termina in -a.


Parola italiana: L'estate.
In francese: L'été (maschile).
Come suonerebbe in italiano: L'estato.
Dovremmo cominciare anche noi a dire così? Per cortesia. Cerchiamo di essere seri.


Parola italiana: La guida.
In francese: Le guide.
Come suonerebbe in italiano: Il guido.
Dovremmo cominciare anche noi a dire così? Dipende. Se parliamo di un libro, direi di no; ma se parliamo di un tizio, beh allora purcuà pà.


Parola italiana: Il fiore.
In francese: La fleur.
Come suonerebbe in italiano: La fiora.
Dovremmo cominciare anche noi a dire così? Senza dubbio. A chi è venuto in mente di dare un nome maschile al fiore? Eppure... What's in a name? That which we call a rose, by any other name would smell as sweet!


Parola italiana: La cifra.
In francese: Le chiffre.
Come suonerebbe in italiano: Il cifro.
Dovremmo cominciare anche noi a dire così? Hm. Boh. C'è qualcosa di perversamente attraente nel "cifro". Il cifro. Il cifro. Se lo ripeti abbastanza volte ti cominci a convincere che esiste. Non era "il cifro del Libano"?


Parola italiana: La Danimarca.
In francese: Le Danemark.
Come suonerebbe in italiano: Il Danimarco.
Dovremmo cominciare anche noi a dire così? Dani Marco? E chi è, il cugino di Drome Dario?


Parola italiana: La sera.
In francese: Le soir.
Come suonerebbe in italiano: Il sero.
Dovremmo cominciare anche noi a dire così? Per carità. A parte che il sero mi sembra un incrocio tra il sebo e il cerume, ma poi ci pensate?

Forse perché della fatal quïete
tu sei l'immago a me sì caro vieni
o Sero!

Non scherziamo.


Parola italiana: Il dente.
In francese: La dent.
Come suonerebbe in italiano: La denta.
Dovremmo cominciare anche noi a dire così? Non mi riesco a decidere. A occhio no, però è innegabile che la mordacità sia femmina.


Parola italiana: Il secondo.
In francese: La seconde.
Come suonerebbe in italiano: La seconda.
Dovremmo cominciare anche noi a dire così? Eh sì. Il secondo, piccolo piccolo, non può essere altro che femminile.


Parola italiana: L'arte.
In francese: L'art. (È maschile, giuro. È per questo che si dice Art nouveau e non Art nouvelle.)
Come suonerebbe in italiano: L'arto.
Dovremmo cominciare anche noi a dire così? Certo. L'arto. Certo, certo. L'arto contemporaneo. Gli arti figurativi. Certo, certo.


E finiamo in bellezza.

Parola italiana: La vagina.
In francese: Le vagin.
Come suonerebbe in italiano: Il vagino.
Dovremmo cominciare anche noi a dire così? Volete sapere come rovinarvi una serata? La prossima volta che siete a letto con un esemplare dell'altro sesso, provate a pensare al vagino. Vi troverete la libido nei calzini. (Funziona meglio per i lettori maschi, mi sa.)


Parola italiana: Il fico.
In francese: La figue.
Come suonerebbe in italiano: La fica.
Dovremmo cominciare anche noi a dire così? Sarebbe una grande idea. Sai che scene dal fruttivendolo?

Ben 2 brillanti interlocuzioni a proposito:

pinciuz ha brillantemente interloquito così:

Il cifro mi piace.
Sì.
Il cifro il cifro il cifro.
Volendo anche il carto (le papier). Se provi a scrivere un cifro qualsiasi su un pezzo di carto è molto bello.

mra

Arek' Fu ha brillantemente interloquito così:

Non è neanche una settimana che ho scritto questa gibella e già qualcuno ha trovato il mio pluzio su Google cercando "come si dice vagina in francese"... cos'altro dire.