giovedì 18 dicembre 2008

Letterina al Bambino Ggiesù

Caro Bambinello,

È di nuovo dicembre, e anche quest'anno, come ogni anno, non sono morto. La cosa mi comincia a innervosire, specie quando mi ritrovo per strada travolto da folle scalmanate e ansiose di convertire la tredicesima in pezze, scarpe o pensierini. Sono tre settimane che giro per casa in ciabatte da mare, non perché mi si sia rotto il termostato del riscaldamento ma perché ho rotto le mie pantofole vecchie e non riesco a restare in centro abbastanza a lungo per comprare quelle nuove. L'ultima volta che ci ho provato il mio super-io se l'è vista davvero brutta quando mi sono avvicinato con la vescica rigonfia all'albero di Natale di H&M.

Da allora esco di casa solo bendato e con i tappi nelle orecchie. Il lato positivo è che evito la visione dello scempio consumistico e sfuggo all'ipnotico bombardamento di canzoncine da Edenlandia1; il lato negativo è che sto sempre con le ciabatte da mare e dubito che le pantofole mi vengano a cercare spontaneamente.

Tuttavia, caro Bambinello, non ti scrivo per chiederti un paio di pantofole; a quello penserà mia mamma. C'è un'altra questione che mi sta a cuore, ed è ben più importante.

A dicembre, caro Bambinello, io starei rotto di cazzo già se non ci fosse il Natale, per il solo fatto che le ore di luce diurna sono al minimo; figurati con il Natale (no offence meant). Naturalmente, il mio atteggiamento disdegnoso viene spesso stigmatizzato dagli idolatri dell'atmosfera natalizia, quegli invasati che sembrano sotto Prozac da Ognissanti a San Silvestro, che si eccitano guardando i pisellini dell'albero di Natale che si accendono e si spengono nella stanza accanto e che ogni tanto vanno alla messa di mezzanotte e/o guardano il concerto di Natale in Vaticano alla TV. Codesti figuri, caro Bambinello, pensano che a Natale dobbiamo essere tutti felici, anche se è morto il cardillo, anche se sei denutrito, ti bombardano la casa e della tua guerra nessuno sa niente. Allora (a) mi perseguitano nel tentativo di risvegliare il mio spirito natalizio perduto, e (b) poiché a Natale siamo tutti più buoni, danno cinquanta euro in beneficenza; così, con la coscienza a posto, ne possono consacrare cinquecento, nell'immediato, e una cifra imprecisata, per tutta la durata dell'anno nuovo, a borse di Gucci, pullover di Pierre Cardin e altre rappresentazioni immanenti dell'idea del Futile.

Ecco, caro Bambinello, quello che vorrei chiederti quest'anno è di fulminarli tutti.

Con cordiale affetto e immutata stima,

Davide       


1 Io vorrei sapere in particolare chi è il deficiente che ha scritto quella canzone2 che fa

Feliz Navidad (x3)
Prospero año y felicidad
I want to wish you a merry Christmas (x3)
From the bottom of my heart

(Ripetere una sessantina di volte, salendo di un tono di tanto in tanto.) Per favore, qualcuno spieghi a questo tizio che esistono anche gli accordi minori. ^

2 Secondo Wikipedia, trattasi di Feliz Navidad3 di José Feliciano, cantante e musicista portoricano (sordo). E in quale Paese questa canzone cerebrolesa va fortissimo?

Feliciano's version of "Feliz Navidad" [...] is one of the most downloaded and aired Christmas songs in the United States and Canada.

Once again, tout se tient. ^

3 Come avrò fatto a scoprire il titolo della canzone? ^

Ben 5 brillanti interlocuzioni a proposito:

Django ha brillantemente interloquito così:

Caro Gesino Bambù,
ho avuto 402€ di tredicesima che ho alacremente speso alla fiera dell'artigianato di Rho e al mercatino degli "Oh-bey oh-bey". E visto che avanzavano ancora un paio di euri, ho deciso di investirli nell'acquisto di un cannolo siciliano e una palla di riso con il ragù, aventi stranamente lo stesso sapore.
So che tutto questo non si avvicina minimamente allo spirito natalizio che Tu, tramite i tuoi canali televisivi, vuoi che l'umanità persegua ma era tutto ciò che avevo e a fine mese arriva pure la bolletta di fastweb.
Detto questo, mi serve un frigo nuovo. Non uno di quelli grandi, da cucina, ma uno piccolo da tenere in camera da letto perchè la notte sono troppo pigro per andare fino in cucina a prepararmi un negroni. E poi un trapano, di quelli che avvitano e svitano pure; anche a pile.

Grazie Gesino Bambù, so che mi hai ascoltato.

Anonimo ha brillantemente interloquito così:

sono perplessa: a me dove mi collochi?
a - come tutti gli anni, non ho la tredicesima, perché i conti dello studio sono una schifezza da anni
b - ho speso una cifra spropositata, sì, ma in beneficenza
c - regali che ho fatto sono libri (cultura) e cioccolata (sanissimo chiattume)...
chissà cosa penserai di me, mi sento ogni anno che passa sempre meno in linea con tutte ste storie dei regali D&G... eppure quelle lucine...

Anonimo ha brillantemente interloquito così:

ah, quelle lucine...

Anonimo ha brillantemente interloquito così:

Caro Gesù,
i tuoi fratelli possono chiederti di tanto in tanto una mano?
Ci sarebbe da spostare una macchina.
In soldoni, c'è un tuo devoto ammiratore che si lamenta di essere stato lasciato all'oscuro della dipartita di una persona che lo amava. Siccome anche a te è toccato di dover lasciare per tre lunghissimi giorni gli affetti, potrai capire che tre anni di distanza fra una morte e la notizia della morte facciano incazzare. Potresti aiutare i fratelli tuoi a far pervenire qualche notizia utile a poter fare una visita commemorativa alla amata defunta?

I tuoi fratelli con amore e per intercessione dei SS. Giuda Taddeo e Andrea Protocleto.

tastineri ha brillantemente interloquito così:

...daccordissimo su tutto,

tuttavia per i fulmini non mi va ancora di stravolgere la fisica facendo intascare alle ditte di pompe funebri cifre astronomiche a discapito di quei poveracci dell'energia che reclamano sempre miseria...

(eh sì, Babbo mi ha dato un badget di energia fissato che voi vi ostinate a chiamare Principio di Conservazione dell'Energia)

Insomma, non sono un Bambinello macabro...

ecco ho trovato! Vabbè David, ops scusa Davide, vedrai, vedrai, una bella crisi e...

buon divertimento!

il Bambinello