mercoledì 25 giugno 2008

Il dinosauro / 3

Il dinosauro era lì ad attenderlo all'uscita della metropolitana. Bemolle, il quale un po' se l'aspettava, lo ignorò e imboccò deciso il garbuglio di vicoli entro i quali egli aveva il suo domicilio legale. Il sole era tramontato ormai da un pezzo ma il Cucchiaio a Vapore non era sorto ancora; Bemolle navigò sicuro le viuzze basandosi sulla temperatura del porfido, una specialità nella quale lo uguagliavano in pochi. Il dinosauro si ostinava a camminargli accanto baldanzoso, e ad un quadrivio o due Bemolle ebbe persino la caliginosa impressione che l'animale lo anticipasse nella scelta della direzione da seguire; ciò gli indusse fastidio, e anche un paio di starnuti.

La vista del suo iglù da campeggio gli fu grata come l'avvistamento della terra per un marinaio, o forse di un distributore di benzina per un automobilista in riserva. Bemolle non seppe decidersi sulla similitudine ma pragmaticamente aprì la chiusura lampo, si introdusse nell'angusta dimora e si volse a retro a fissare l'animale, occhi negli occhi, retine nelle retine, per diversi secondi. Il dinosauro batté le palpebre, e Bemolle lo prese come un segno di cedimento. Tirò su la chiusura lampo, indossò il pigiamino e si distese a riflettere sul significato di quella apparizione e sull'immediato astio che gli aveva causato. Certo, forse era soltanto un pregiudizio, ma come ignorare quel lancinante dolore al callo? Doveva trattarsi senz'altro di un segnale monitorio. O forse era l'unghia? Eppure gli era sembrata sana ed in piena forma quando l'aveva controllata per l'ultima volta, sul treno merci, prima di abbandonarsi alla deriva del sonno.

Fu in quel momento che Bemolle capì. I barili, il dinosauro, la metropolitana... tutto aveva avuto origine dacché si era appisolato in quel vagone, e tutto aveva la vividezza surreale di un sogno. Disteso sul suo materassino gonfiabile, egli colse il nonsense della sua avventura e intuì che soltanto assopendosi avrebbe potuto spezzare l'incantesimo, compensare il pisolino e annullare il sogno. Mentre chiudeva il cerchio, egli visualizzò semicoscientemente la circuitazione di una funzione analitica.

Quando si svegliò, il dinosauro era ancora lì.

Nessuno si è ancora degnato di interloquire a proposito.