domenica 20 aprile 2008

Il segreto del successo di Discovery Channel

Qualche settimana fa per poco non finivo sotto un tram. Ma non è questa la cosa più importante. Avevo appena accompagnato degli amichetti a prendere un treno e mi dirigevo a passi pensosi verso la fermata quando la mia attenzione è stata catturata da una congrega di piccioni pulciosi e puzzoni. (Li odio un po'.) Erano lì, svariate decine in gruppo nel mezzo alla piazza, e si dedicavano al loro passatempo preferito: essere insopportabili.

Siffatte visioni non sogliono essere sufficientemente ammaliatrici per aggiudicarsi incontrastabilmente la considerazione degli astanti. Scusate, metto via il thesaurus. Dicevo, spettacoli del genere di solito non catturano la mia attenzione; quella volta, però, ho notato un inusuale agitazione tra i volatili a margine dello stormo (si chiamerà così anche quando non è in volo?). Una femmina (come ho fatto a capirlo? Continuate a leggere) si allontanava dal gruppo, chiaramente stizzita dalle insistenti attenzioni riservatele da un bell'esemplare maschio. (Almeno credo che fosse un bell'esemplare. Non me ne intendo troppo di piccioni.) La dialettica dei due pennuti mi ha affascinato e mi ha rapito al punto che ancora oggi sono in grado di narrare la dinamica dell'intero rendez-vous.

Lui: Rrrrù. Rrrrù.
Lei lo ignora.
Lui (gonfia le piume): Rrrrù. Guardami. Sono bello.
Lei lo ignora e gira i tacchi.
Lui: Rrrrùùù. (gira in tondo da solo)
Lei si allontana.
Lui: Rrrrù. (si accorge di essere solo) Rrrrù. (insegue la pollastra)
Lei fa sempre finta di niente.
Lui la becca sul sedere.
Lei (svolazzando): Ehi!
Lui: Rrrrù. Guardami. Guardami. Sono bello. Sono bellissimo. (ricomincia a girare su se stesso da solo)
Lei attraversa con nonchalance le rotaie del tram.
Lui si accorge di nuovo di essere rimasto solo e le va dietro.

Sopraggiunge un tram.

Lei (alzandosi in volo): Uff. Speriamo che questo tizio si leva da cuollo.
Lui la segue. Volontà d'acciaio.
Lei si posa con grazia su una sottilissima trave della struttura di un ponte.
Lui (si posa accanto a lei e rimane un attimo interdetto): Uhm. Ho perso il filo. Che stavo facendo? Sono sicuro che era qualcosa di importante... (la vede) Ah! Già. Rrrrù. (le si avvicina)
Lei (allontanandosi): Uff.
Lui (cerca di girare sul posto da solo): Mannacc... Rrrrù. Cazz... Rrrrù.

Due colombe si posano alle spalle di Lei, che continua a indietreggiare.

Lui (incatastandola nelle colombe): Rrrrù.
Lei: Ma che palle! (vola via)
Lui rimane spaesato, forse ferito dal rifiuto, forse distrutto dal fallimento.

Un attimo dopo si lancia in picchiata all'inseguimento.

Morale: ecco il motivo per cui non vado mai in discoteca.

Ben 2 brillanti interlocuzioni a proposito:

Django ha brillantemente interloquito così:

E' l'animo dell'indagatore della natura quello che è emerso in te da questo episodio.
Chi ha detto che osservare il comportamento di bipedi alati non sia un'attività degna dello spreco di una manciata di miseri minuti?
Io sono anni che promuovo queste attività, ed in particolare i piccioni hanno sempre destato la mia attenzione.
Come possono infatti degli animali così ben inseriti nel nostro tessuto sociale urbano, reggere i frenetici ritmi cittadini se sono muniti di un cervello delle dimensioni di una ciliegia?
Molto semplice: limitano il loro campo d'azione.
Mi spiego: avete mai notato cosa accade quando un minuscolo pezzettino della vostra frittatina di maccheroni casca al suolo accidentalmente?
Un piccione dall'infallibile fiuto sopraggiunge in tempi contrari anche alla meccanica relativistica. Assaggia cautamente l'inaspettato pasto, poi rialza il capo per assicurarsi che nessun altro contendente sia sopraggiunto. Fa un po' la ronda nelle prossimanze del suo "tesoro".
Ma che accade se si allontana dal boccone prelibato per più di una manciata di passi?
Se ne dimentica. Completamente. E campa tranquillo.

Arek' Fu ha brillantemente interloquito così:

È senz'altro affascinante come una bestiola in grado di violare le leggi della relatività ristretta per fiondarsi da svariate miglia di distanza sul tuo pezzettino di frittatina di maccheroni poi se ne dimentichi completamente appena gli volta le spalle.

"Did you ever walk into a room and forget why you walked in? I think that is how dogs spend their lives."
-- Sue Murphy