Ultimi giorni di Scandinavia, bisogna approfittarne. Si sale su un roboante pulmino, ci si fanno quattro ore di curve su un'autostrada dalla progettazione chiaramente ispirata alla Salerno-Reggio Calabria per giungere infine in quel di Oslo, un tranquillo paesino che conta poco più di cinquecentomila abitanti. Per fortuna il viaggio passa in fretta grazie ai fantastici gingilli disponibili a bordo del pulmino. Ad esempio, questo grazioso oggettino
permette di SPARARE FULMINI a piacimento, come illustrato chiaramente dall'etichetta sottostante.
Curiosità: gli svedesi chiamano Oslo "uslu". Gli autoctoni la chiamano "ushlu". Per un integralista dell'ortografia come me, una gita a Uslu produce pressappoco la stessa sensazione di una nottata insonne in preda alle zanzare. Ogni cartello è perfettamente intelligibile ma inevitabilmente sgrammaticato. Un tormento continuo. È un po' come se, invece di scrivere in italiano corretto, imprøvisämenntee cømincyasi å skriverre in qveste mannyera øbshena.
Sarà da questo che Caterina ha improvvisamente preso ispirazione.
Caterina: ...perché la Apple ha fatto questo nuovo Mac sottilissimo e leggerissimo.
Davide: Ah sì?
Caterina: Si chiama Ultra Slim, o qualcosa del genere.
Davide: E com'è fatto?
Caterina: Pare che sia comodissimo, perché l'idea alla base è che non devi rinunciare per forza a una pastiera normale...
Davide: ...e al casatiello USB.
La segnaletica, però, è impeccabile.
Tra l'altro la città è piena di statue. Alcune sono inquietanti, ma interessanti.
Le altre mi sono piaciute di meno. Ecco la mia pallina rimbalzina che manifesta il suo dissenso verso una cosiddetta scultura di Richard Serra.
Siamo anche andati a visitare il nuovo teatro dell'opera!
Bello proprio. Una gran figata, sembra un iceberg appollaiato al centro del porto. Tutto marmo di Carrara, eh. Linee pulite, Scandinavian style. Bello proprio. Bello. Sì. Eh sì. Se le meritava proprio, le foto che abbiamo fatto. Ehm. Tutte e novantaquattro.
La noia genera intenzioni pericolose.
Ma per fortuna c'è sempre come intrattenersi.
Reception: Receptyøn, comme pøso åiuttarla?
Davide: Buongiorno, chiamo dalla stanza trecentotredici.
Reception: Sì, my dicca, sinyøre.
Davide: Guardi, io avrei finito.
Reception: Ma brävvo, sinyore! Tuta nell vasinø?
Davide: Sì, sì, tutta tutta!
Reception: Älora sälgo subhyto, sinyøre.
Davide: Faccia pure con comodo.
Ben 2 brillanti interlocuzioni a proposito:
1. grazie che ci hai risparmiato le 94 foto :)
2. non c'eri stato ancora ad Oslo?
3. nella foto con le statue, avresti dovuto metterti nudo come loro.
4. non ho capito lo scambio finale con la reception
5. ora dove sei?
6. saluti a caterina. io son corsa a comprare il mac, che delusione quando non c'ho trovato la pastiera.
1. Te le mando personalmente.
2. No.
3. L'ho fatto e ho scoperto che le celle norvegesi non sono poi tanto scomode.
4. Neanch'io.
5. Qui.
6. Ricambia. Il casatiello USB però è compatibile anche con Winzozz.
Interloquisci (possibilmente brillantemente)!